Villa Torlonia, una delle più eccentriche di Roma che nasconde nel lussureggiante giardino architetture fantastiche. Tra villini, teatri, templi, animali di pietra e falsi ruderi andremo alla ricerca di indizi medievali, greci, romani ed egizi che ci porteranno a spasso nella storia. Il bello di questa ricerca è che serve l'aiuto di tutti i partecipanti per superare le prove e arrivare all'indizio successivo che porterà a scoprire tutti i "tesori" nascosti nel parco. I ragazzi dovranno affrontare prove di abilità, canore, risolvere rebus e indovinelli, affinare l'arte di osservare e soprattutto avere tanta curiosità e voglia di divertirsi.
Curiosa passeggiata nel quartiere più originale della città. Figure stravaganti e divertenti, case e castelli fiabeschi.” Un piccolo reame fantastico” tra sogno e realtà opera dello stravagante architetto Gino Coppedè che ci farà vivere una grande avventura misteriosa e magica tra animali e personaggi del mito e della storia che ci vengono incontro da ogni angolo del quartiere.
C'era una volta la favola del principe solitario Giovanni Torlonia e della sua casetta incantata. Alla scoperta di un luogo magico ed incantato tra animaletti di pietra, tetti in ceramica e meravigliose vetrate liberty.
Il fantastico mondo di Klimt: l'amore, le donne, la bellezza e l'arte che salverà il mondo. In mostra le opere di Klimt e dei suoi colleghi che presero parte alla Secessione Viennese, con una carrellata anche sugli italiani che al grande maestro guardarono con ammirazione. L'opera di Klimt verrà indagata dalla giovinezza condivisa con il fratello Ernest e l'amico Matsch, passando per gli eleganti ritratti delle signore borghesi di Vienna, per le commissioni all'Università, passando per il fregio di Beethoven che allestisce il salone centrale di palazzo Braschi, fino alle ultime opere rimaste incompiute che si trovavano ancora in via di definizione sul cavalletto dell'artista quando la morte sopraggiunse improvvisa per lui e molti altri amici artisti quali Egon Schiele, Otto Wagner e Koloman Moser a seguito della terribile pandemia di spagnola nel 1918.